sabato 16 gennaio 2021, dal libro dei Salmi: La mia difesa é nel Signore, egli salva i retti di cuore. |
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Nel mese dedicato alla tenerezza del Bambino Salvatore una preghiera alla Mamma Celeste |
nell'anno Domini 2011 |
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Patria mia bellaPatria mia bella: io non so della fatica, del dolore e del silenzio, io non so del tuono di cannone e del grido, di morte o di vittoria, io so poco di quel che ti ha portato ad essere nostra, tutta.
Ti ho trovata già una, nutrice generosa di libertà e dei figli dalla tua terra: tra i tuoi monti e lungo i fiumi, per le pianure o in riva al mare, tutta terra tua, e tutta nostra.
Tra il poco che so c’è libertà che mi ha accolto e cullato da sempre, e ogni volta che geme e soffre e viene contesa per la libertà d’uno solo tra molti ecco il tuo grido: libertà, per tutti!
Tu gridi, patria mia bella, per la gioia di essere una: libertà per tutti! e pace, e unità nell’unicità di ognuno, pace per tutti, e libertà: per i miei figli, e non solo... |
L’ottava notaQuel nastro rosso che tiene uniti fiordalisi e margherite, gerbere e nontiscordare e viole in un solo profumo di vita e una sola armonia di colore.
Quel sentirci unico Corpo fra tanti: fratelli e sorelle da ogni dove, di ogni lingua e popolo e nazione in un solo Amore, il Cristo, che si dona, e ci lega stretti nel suo stesso Amore.
Il nostro grazie, il mio il tuo la nostra voce che s’alza singola in un solo coro, e la preghiera: ecco l’ottava nota, quella che scalda il cuore nella notte dove le stelle fanno più luce di un eterno sole... |
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nell'anno Domini 2010 |
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Orgoglio e RagioneGirare in tondo un giorno intero, e interi giorni, a piangere dolore e fatica, mentre Orgoglio chiede a Ragione ciò che gli serve.
E non lo trova.
Ragione s’è innamorata di un’ombra di Fede che la tiene sospesa, e più non risponde a giri d’Orgoglio, che la lasciano sola.
E resta in attesa.
Stanca, mi lascio cadere, pestando Orgoglio tra lacrime e affanno: quell’ombra di Fede ritorna e riporta acqua e pane e parole a Ragione.
E mi nutre di nuova Speranza. |
Tempio di pietreGocce di rugiada brillano sull’issopo, sul cappero selvatico tessono fiori le lacrime di Dio per un popolo disperso nelle tenebre, oggi come ieri, tra le pieghe di un muro, e in ogni dove.
Tramonta il sole su quel che resta di un tempio di pietre, prodigo s’allarga lo sguardo di Dio per tutto il creato e placa la sete dell’uomo che sogna gocce di rugiada, lacrime di Dio... |
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nell'anno Domini 2009 |
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BonacciaBonaccia da poppa a prua, con l'orizzonte che gioca a nascondino tra la terra e il cielo, e la terra vestita d'acqua, trasparente e pura.
Le vele un po' ingiallite di puro lino, ben raccolte, sottocoperta ricordi, e affetti caldi, e gesti d'amore, da regalare...
Nella quiete mi cullo a svelare dal fondale le meraviglie che in altro tempo grecale e libeccio, nella scia della corsa, hanno tenuto segrete. |
TramontoVolti le spalle col viso al sole rosso nel tramonto tenero bacio al tuo domani
o rosso di vergogna per questo andare senza cura del bisogno che tu resti.
Te ne vai, solo, nel tramonto di chi ti ama e, solo, resta a fermare orme e ombre della sera e sempre più rosso è il sole e sono brividi il suo calore. |
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nell'anno Domini 2008 |
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Che sia poesia la mia seraCerco un po’ di poesia tra i pensieri ordinati, ingabbiati nell’agenda: lo sguardo fisso al dopo, il peso, tutto, per quel che è stato…
Aspetto che poesia ritorni, - che sia poesia la mia sera - aspetto che poesia ritorni a sollevarmi il peso di un tempo spoglio dello sguardo distratto a cogliere le sfumature, le vibrazioni e l’altrove...
Aspetto che poesia ritorni - che ci sia poesia nella mia sera – come brezza di speranza a svolazzare le pagine ingiallite nell’agenda... |
Lava la pioggiaLava la pioggia i sassi ma non smussa le schegge, frammenti che pungono e intralciano il passo.
Lava, lucida e lava ma non ricompone i pensieri e neppure le cose immaginate desiderate perdute,
e quello straccio di carta dove ho tracciato parole informe trasuda di pioggia, e bisogno d’amore, e tu…
…il tuo silenzio, asciutto e perfetto, come uno schiaffo mi tiene sospesa, e la pioggia non lava, non leva l’attesa. |
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Sete d’amoreGià ti ho svelato che puoi ricacciare le lacrime: è un fatto meccanico, un tempo breve in attesa che arrivino a traboccare dall’orlo del cuore, poi giri la testa all’indietro e, tiepide e morbide, si incanalano per dove natura le chiama - dolce questo ritenerle: disseta il dolore.
Ma non c’è nulla da fare per la tua voglia d’essere nel mondo tra pari: no, non la puoi ricacciare all’indietro, volgendo la testa lo sguardo o anche le spalle, che ovunque tu guardi o ti trovi, vuoi essere qualcuno che esiste. No, questa smania di essere visto, ascoltato, carezzato non solo a parole, risposto: questa sete la devi tenere.
Ricaccia le lacrime dentro, che puoi, e grida, grida che hai sete, hai sete d’amore, amore da fare, amore da bere…
…mentre il tuo grido mi scuote, scappa una lacrima: qualcosa, qui dentro, si muove. |
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nell'anno Domini 2007 |
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Il poco che soDel poco che so ho una certezza: la risposta a quel chiedere che amano i filosofi, i pigri e gli indecisi: chi sono io?da dove vengo e dove tendo?
Ecco chi sono: il mio pensiero che abita in un corpo che fatica a stargli dietro, e vengo e tendo dove non c’è tempo, e ci provo a non perdermi di vista qui, dove il tempo è tutto: fuori di me, e dentro.
Ma prima ancora sono il mio cuore che delfino regna sul pensiero e mansueto è il loro stare accanto, l’uno all’altro come fossero granelli in clessidra di smeraldo: ora sotto, ora sopra passa il tempo, resta il regno.
Del poco che so ho una certezza: il Regno e il Re che lo conduce ed io che dal Regno vengo, al Regno tendo sarò Regno senza più pensiero: solo un grande Cuore. |
Senza Te...la mia vita senza Te sarebbe come quella di molti miei fratelli, pellegrini senza Meta: che pellegrini siamo tutti e la Meta fa il passo del cammino...
...la mia vita senza Te sarebbe un'addizione di errori senza fine, senza la consolazione che ogni tempo è tempo buono per ricominciare...
...la mia vita senza Te sarebbe come quella quando Tu c'eri, ma io non lo sapevo: un'attesa senza speranza, una commedia senza lieto fine. |
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nell'anno Domini 2006 |
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Con il mio, dentro al tuo cuoreSei tornato nel nostro luogo più sacro: senza di me.
Io non avrei saputo come fare: trattenuta sulla soglia da anonimi non so, sarei corsa via.
Sei tornato nel luogo che da due in Uno ci ha consacrato, hai pregato nel luogo nostro più sacro e santo: con un sacro motivo…
Senza di me.
Ancora una volta sei riuscito a stupirmi. Come l’Angelo Custode che mi rasserena di speranza nell’intimo del sonno, hai parlato d’amore all’Amore.
Senza di me.
Nel nostro luogo più sacro. Con il mio, custodito con cura dentro al tuo cuore… |
Quanto Amore...ma quanto Amore in questo tendere in questo credere
che il pensiero di Amore faccia quel che manca alla mano
ma quanto Amore soprattutto nella mano che non riesce
e il Cuore desidera e avvolge per te quel che tu, sopra tutto, ami...
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SalamSalam: vorrei saper dire altro ma sento che qui dentro ci stia tutto: c’è la quiete dell’anima e del corpo, c’è la cura e la premura che mi abita nel cuore e c’è anche una richiesta di perdono.
Chiedo perdono a tutti voi, fratelli miei, figli della stesso Padre.
Chiedo perdono ai vostri cuori infelici ed umiliati.
Chiedo perdono… e poi: Salam. Che sento che qui dentro ci sta tutto… |
Scorre l'acquaScorre l'acqua e lava le ferite, brucia e benedice e scorre e va: io resto.
Inquieta nell’attesa che mi colga un nuovo giorno... ...che l'alba porta doni, sempre.
Ma non sempre mi è dato di vedere: troppo dentro alla mia trama e al mio finale, perdo il senso e tutte le sue preziose sfumature. |
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Tempo d’AmoreChino il capo quale corolla luccicante di rugiada vespertina, e Tu respiri i miei capelli ad occhi chiusi
abbracciando tutto quanto ti appartiene di questo nostro vellutato profondo caldo generoso tempo d’Amore… |
Volo di SperanzaMi vive nel sorriso un volo di Speranza che oscilla gioiosa sopra un pendolo bronzato di riconoscenza e fantasia
e regalo ogni lacrima ai solchi che chiamavo ferite, pieghe preziose
che abbracciano di premura passi falsi e cadute, carezzando di seta la risalita… |
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miriam bolfissimo |
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